Conglomerati tiepidi tecnologia EBE

La tecnologia tradizionale prevede che il conglomerato bituminoso venga confezionato a caldo (HMA Hot Mix Asphalt): il bitume allo stato liquido (a circa 150-170°C) viene mescolato agli aggregati in modo da ottenere una ricopertura ottimale del materiale lapideo. Affinché tale processo possa avvenire in modo ottimale è necessario che gli aggregati vengano portati ad una temperatura di circa 150-160°C in un forno a tamburo rotante, definito essiccatore, la cui funzione è quella di eliminare prima l’umidità contenuta negli inerti e, successivamente riscaldarli alla temperatura di mescolazione voluta.

Low Energy Asphalt – LEA®

Le nuove tecnologie permettono la produzione di conglomerati ad una temperatura inferiore ai 100°C con un risparmio nell’energia termica necessaria per il processo dell’ordine del 40%. Tali conglomerati, chiamati “Tiepidi” (WMA Warm Mix Asphalt) possono essere prodotti con diversi procedimenti, ma quello che sta dando i migliori risultati è senza dubbio il procedimento studiato dalla LEA-CO, azienda francese all’avanguardia nella ricerca sulle tecnologie stradali.

Il procedimento chiamato LEA®  (Low Energy Asphalt) o EBE (Enrobage à Basse Energie) si basa sull’utilizzo di sabbie umide. Il ragionamento che sta alla base del processo è che l’apporto di energia necessario per trasformare l’acqua in vapore è 5 volte maggiore di quello che serve per riscaldare gli aggregati da 0°C a 100°C, inoltre gli aggregati fini, come la sabbia, tendono ad avere un maggior grado di umidità, per cui se si evita di essiccare la sabbia si ottiene un risparmio di energia che può superare il 40%.

Il procedimento è il seguente:

  1. gli aggregati di pezzatura maggiore vengono essiccati e riscaldati fino a circa 150-160°C;
  2. il bitume allo stato liquido, prima di essere iniettato nel mescolatore, viene addizionato di uno speciale additivo;
  3. il bitume e l’aggregato grosso vengono mescolati ad alta temperatura (150-160°C);
  4. a questo mix viene aggiunta la sabbia umida ed a temperatura ambiente (se l’umidità non è sufficiente, viene spruzzata acqua);
  5. quando l’impasto ad alta temperatura (aggregato grosso e bitume) viene a contatto con la sabbia umida, l’acqua contenuta si trasforma in vapore che espandendosi crea l’effetto di “schiumare” il bitume che, in questo modo, va a ricoprire i grani dell’aggregato fine;
  6. l’aggregato fine, per contatto con la frazione più grossa, si riscalda portando la miscela ad una temperatura di equilibrio inferiore a 100°C;
  7. l’umidità residua ricondensa all’interno della miscela in piccole gocce che aiutano a mantenere una buona lavorabilità del conglomerato anche a basse temperature.

L’intero processo, che prevede anche il riutilizzo di fresato (RAP), è possibile grazie ad una serie di componenti tecnologiche dedicate ed è controllato grazie ad un apposito software.

L’utilizzo di conglomerato Tiepido WMA permette una serie di vantaggi:

  • riduzione dei consumi energetici con conseguenti riduzioni nelle emissioni (da test certificati effettuati in Francia , la riduzione delle emissioni è del 55%)
  • assenza di fumi ed odori durante le lavorazioni e la stesa in opera;
  • condizioni di lavoro migliori per gli addetti alla stesa, considerata anche la minor temperatura del materiale;
  • possibilità di operare a distanza maggiore dalla centrale di produzione grazie alla minor dispersione di calore e alla buona lavorabilità del materiale a basse temperature;
  • possibilità di operare a temperature ambientali inferiori non adatte ai conglomerati tradizionali;
  • riduzione dei tempi per la riapertura al traffico delle strade oggetto di asfaltatura.

In sintesi l’adozione della tecnologia LEA® permette alla S.A.M. di applicare i principi di salvaguardia ambientale che ha fatto propri, traducendoli in due importanti aspetti applicativi:

  • la diminuzione del consumo energetico nel ciclo produttivo con conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera dovute al minor consumo di combustibile,
  • il riutilizzo di materiali fresati (RAP Reclaimed Asphalt Pavement) che permette di valorizzare i materiali esausti, quali il fresato, con conseguente riduzione delle richieste di materiali vergini da cava.